biancaneve sotto i nani film
C appuccetto Rotto e Biancaneve sotto i nani erano due tra i tanti titoli che negli anni '70 popolavano le edicole nel settore "fumetti per adulti". Erano favole, appunto, che mischiavano sesso ridanciano e un po' becero a personaggi entrati a far parte di quello che una volta era chiamato immaginario collettivo, una definizione che, ironia della sorte e delle mode, non è più trendy proprio in un epoca dove la diffusione e la fruizione delle immagini è più che mai collettiva, grazie all'uso di Internet e di Facebook.
Certo gli anni '70 erano veramente altri tempi, in cui, senza troppe pretese, dare una connotazione hard a favole che tutti conoscevano, aveva anche il senso di smitizzare e ironizzare personaggi così noti e era anche un tentativo da parte degli adulti di non prendersi troppo sul serio, di uscire dalle rigide strutture sociali: era l'onda lunga della contestazione, della ribellione, della creatività iconoclasta del cosiddetto mitico '68.
Ora, dopo anni di progresso dal punto di vista sociale e comunicativo, ci ritroviamo in una società sempre più insicura e dominata dalla paura: innumerevoli sono gli esempi di cui tutti o quasi siamo a conoscenza, dalle telecamere che ci spiano, allo sguardo del vicino di casa che ci fa salire un sospetto, in un crescendo paranoico incoraggiato da un sistema sociale che fa aumentare la percezione della paura anche se diminuiscono i reati.
Anche per questo credo che il successo di Palahniuk sia dovuto in buona parte al fatto che il nostro vecchio marpione abbia sfruttato il senso di timore imperante e creato favole per noi, gli adulti-bambini sempre più insicuri del nuovo Millenio.
Perché Figth club non è altro che una favola splatter e hard, sulla paura che l'essere umano ha della morte, del prossimo e di se stesso. Ho fatto fatica a finire il libro e, per una volta, devo dire che non è vero che il libro è molto meglio del film.
Mi sono interessato a Palahniuk dopo aver letto Rabbia, che si presenta nella forma insolita di libro intervista: è una lunga immaginaria intervista a una serie di personaggi che commentano la vita immaginaria di un loro conoscente affetto dalla rabbia e che contagia le persone che gli stanno attorno.
Anche Rabbia è una favola per adulti, con tesori nascosti, sesso, superomismo e corse a superare i limiti. Per quanto riguarda la scrittura, la scelta di Palahniuk è stata particolare: non è semplice costruire un testo in questo modo, con la formula dell'intervista la narrazione è spezzettata volutamente e forse inevitabilmente. Ricorda nello stile Brevi interviste a uomini schifosi di David Foster Wallace, il cui pregio maggiore sta nell'insolito e accattivante titolo, mentre il contenuto, a parte qualche lampo, è prolisso e gratuito.
Il libro di Palahniuk, tuttavia, in molte parti diventa coinvolgente e anche ironico, ma c'è qualcosa nella sua scrittura che non convince, che sa di forzatura e di paraculaggine endemica (in Rabbia, per quasi la metà del libro uno dei personaggi intervistati rifà il verso a certi slang giovanili e risponde all'intervista facendo a sua volta domande, in un gioco retorico irritante e non certo utile alla scorrevolezza del libro).
Però è stato dopo aver letto Rabbia che ho comprato Figth club e La scimmia pensa, la scimmia fa, un assemblaggio forzato di racconti e di saggi lontani stilisticamente e cronologicamente, e ho realizzato che, come accade per tutti gli autori di successo, inesorabilmente, vengono pubblicate pagine e pagine di vera noiosa inutile monnezza, tanto poi la gente le compra ugualmente, visto che la nostra è anche l'epoca della griffe.
Comunque, come sempre, l'importante è leggere e non farsi leggere. Se trovate qualcosa del vecchio Chuck che me lo riabiliti, fatemelo sapere. Buona lettura.
Vita
Chuck Palahniuk nasce a Pasco (Washington), da Carol Tallent e Fred Palahniuk; fino a 14 anni cresce in una casa mobile nei pressi di Burbank, ma dopo la separazione e il successivo divorzio dei genitori, insieme ai tre fratelli vive frequenti e lunghi periodi nella tenuta dei nonni materni. I nonni paterni, di origine ucraina, lasciarono il Canada nel 1907 alla volta di New York, ma Chuck non li ha mai conosciuti: in un'intervista a The Independent ha confessato che suo nonno ha sparato e ucciso sua nonna dopo un litigio e successivamente si è sparato mentre suo padre osservava la scena da sotto un letto.
Si laurea presso la scuola di giornalismo dell'Università dell' Oregon nel 1986. In questo periodo lavora anche presso la KLCC, una Emittente Radiofonica Pubblica con sede a Eugene, Oregon. Subito dopo la laurea si sposta a Portland, dove, dopo un breve periodo in un quotidiano locale, cambia totalmente rotta e decide di diventare meccanico di motori Diesel, passando le giornate a riparare camion e a scrivere manualetti tecnici.
Palahniuk comincia a scrivere romanzi passati i trent' anni. Il primissimo romanzo (If You Lived Here, You'd Be Home Already) prevedeva circa 700 pagine ed era più un tentativo di Chuck di emulare Stephen King. Il secondo manoscritto, chiamato Manifesto (successivamente sarebbe stato ripreso come Invisible Monsters) venne poi rifiutato dai vari editori a causa della scarsa digeribilità di tematiche trattate e dei contenuti; la successiva fatica, Fight Club, sviluppata nei rari momenti liberi durante il lavoro di meccanico, vide la luce e la fiducia di Gerry Howard che permise a Chuck di ottenere un contratto con un'importante casa editrice.
Nel 2008 Palahniuk è stato insegnante nel laboratorio di scrittura Clarion West Writers, dove ha spiegato i suoi metodi di scrittura e la teoria narrativa.
Opere
– Fight club (Fight Club, 1996) (Mondadori, 2003) (vincitore 'Pacific Northwest Booksellers Association Award' 1997 e 'Oregon Book Award' 1997)
– Survivor (Survivor, 1999) (Mondadori, 1999)
– Invisible monsters (Invisible Monsters, 1999) (Mondadori, 2000)
– Soffocare (Choke, 2001) (Mondadori, 2002)
– Ninna nanna (Lullaby, 2002) (Mondadori, 2003) (vincitore 'Pacific Northwest Booksellers Association Award' 2003)
– Diary (Diary, 2003) (Mondadori, 2004)
– Cavie (Haunted, 2005) (Mondadori, 2005)
– Rabbia. Una biografia orale di Buster Casey (Rant: An Oral Biography of Buster Casey, 2007) (Mondadori, 2007)
– Gang Bang (Snuff, 2008) (Mondadori, 2008)
– Pigmeo (Pygmy, 2009) (Mondadori, 2009)
– Senza veli (Tell All, 2010) (Mondadori, 2010)
– Portland Souvenir. Gente, luoghi e stranezze del Pacific Northwest (Fugitives and Refugees: A Walk in Portland, Oregon, 2003) (Mondadori, 2004)
– La scimmia pensa, la scimmia fa. Quando la realtà supera la fantasia (Stranger Than Fiction: True Stories, 2004) (Mondadori, 2006)
Fonti
– Wikipedia per la vita e per l'elenco delle Opere
biancaneve sotto i nani film
Source: https://bookstore.antrodiulisse.eu/Sussurri/cappuccetto-rotto-biancaneve-sotto-i-nani-e-le-favole-per-adulti-di-chuck-pahlaniuk/
Posted by: savoiecapand.blogspot.com
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